La terapia con anticorpi monoclonali per l’emicrania è prescrivibile mediante Piano Terapeutico Nazionale per il “Trattamento dei pazienti adulti che negli ultimi 3 mesi abbiano presentato almeno 8 giorni di emicrania disabilitante al mese [definita come punteggio del questionario MIDAS ≥11], già trattati con altre terapie di profilassi per l’emicrania e che abbiano mostrato una risposta insufficiente dopo almeno 6 settimane di trattamento o che siano intolleranti o che presentino chiare controindicazioni ad almeno 3 precedenti classi di farmaci per la profilassi dell’emicrania” (Fonte: https://www.aifa.gov.it/-/attivazione-web-e-pubblicazione-schede-di-monitoraggio-registro-aimovig). Tale prescrizione viene effettuata in 210 Centri Cefalee appositamente selezionati su base nazionale.

Purtroppo, il Piano Terapeutico deve essere interrotto dopo 12 mesi di somministrazione del farmaco, e questo produce nella maggioranza dei pazienti un immediato peggioramento della situazione clinica con ripresa delle crisi emicraniche. Sarebbe necessaria una revisione di questa procedura prescrittiva almeno per i pazienti  che sono entrati in terapia con gli anticorpi monoclonali essendo precedentemente effetti dalla forma cronica di emicrania con abuso farmacologico di analgesici e/o triptani.